POS e PSC una sfida persa dai Tecnici del nostro paese
intervento del Geom. Augusto Ferraioli di Pianeta Sicurezza Srl sul “Decreto del Fare”
Nei mesi scorsi si è sviluppato un vivace dibattito, intorno al “Decreto del fare”, che fra le altre misure è intervenuto sui temi della sicurezza e prevenzione sul lavoro, in particolare ha previsto una modifica del D. Lgs. 81/08, inserendo nel testo l’art. 104 bis, che nel comma 1 introduce “Misure di semplificazione nei cantieri temporanei o mobili”.
Ragioniamo a freddo, sul provvedimento, in primo luogo dobbiamo capire perché si è giunti a ritenere i Piani di Sicurezza, un elemento su cui si poteva, prima ancora che doveva intervenire, per semplificare e dunque abbattere dei costi per le imprese.
Negli anni che abbiamo alle spalle si è sempre più consolidata la tendenza a ritenere i Piani, “carta” priva di significato, senza nessun collegamento alla specificità del cantiere.
Negli anni che abbiamo alle spalle, nel nome dei PSC e POS è cresciuto un mercato dei Software, mentre è proporzionalmente diminuita la capacità creativa e professionale dei tecnici, che si sono sempre più limitati a firmare “risme di carta” in cui vi era tutto e il contrario di tutto.
Documenti inutili – cifre iperboliche, soprattutto in alcuni incarichi pubblici, non sempre affidati in modo trasparente, per PSC privi di qualsiasi riferimento all’opera oggetto dell’appalto – spesso per la stampa del contenuto di un CD, con l’aggiunto di un indirizzo.
POS, documenti privi di qualsiasi riferimento al cantiere, con schede generiche che parlano del mondo, di tutte le possibili lavorazioni che si possono realizzare in un cantiere edile “tipo”.
Professionisti che hanno letteralmente preso in giro poveri imprenditori, soprattutto medi e piccoli, la grande maggioranza di quelli che realizzano i lavori nei cantieri edili – facendo pagare parcelle esagerate per produrre il “nulla”.
Quelli che oggi in piena crisi redigono documenti per pochi spicci, tanto devono pagare solo la risma di carta, e un po’ di inchiostro.
Una Parte dei nostri colleghi, dei Professionisti del nostro paese ha creato le condizioni per giungere a ritenere i PSC e i POS carta “straccia”, inutile.
Dunque prima ancora che alzare la Voce contro un ipotetico stravolgimento della normativa di sicurezza, con relativo abbassamento delle soglie di tutela, i Professionisti si devono interrogare sul proprio ruolo nella vicenda.
Credo che sia opportuno avviare una svolta radicale, nella redazione di PSC e POS, al fine di elevare la soglia di sicurezza.
Per raggiungere l’obiettivo è necessario riscrivere, la normativa sui contenuti minimi di PSC e POS e soprattutto di far funzionare la vigilanza e le “regole”, cioè applicare la normativa.
E’ necessario che i committenti pubblici, non affidino gli incarichi con “leggerezza” e soprattutto non paghino prodotti, cioè documenti “vuoti” privi di contenuto.
La via maestra è quella di semplificare, nel senso che si devono stabilire delle precise coordinate, ma soprattutto si devono applicare – già oggi vi sarebbero strumenti per ritenere gran parte di PSC e POS non conformi alla normativa e dunque da riscrivere, per non sottolineare che sarebbero soggetti a sanzione.
Non si sono applicate le regole quelle in vigore, favorendo la crescita di un mercato di bassissimo profilo, che nel tempo ha relegato ai margini le strutture più serie, che impegnavano risorse umane, cercando di fare il proprio dovere – quante volte ci siamo sentiti dire, “ sopralluogo sul posto?, progetto?, ma a me serve un documento semplice, debbo spendere poco, il tale mi ha chiesto X”, “come mai fai tante storie”, “il POS alla fine è carta, solo carta, che ci deve essere ma niente di più”.
Se vogliamo comprendere come si è giunti a ritenere di dover introdurre un capitolo sulla semplificazione degli adempimenti, ma soprattutto come fra questi elementi da semplificare vi sia finito il Piano di Sicurezza, dobbiamo con franchezza analizzare la storia degli anni che abbiamo alle nostre spalle.
Vi è molta, ma molta ipocrisia a parlare di semplificazione, perché in verità ogni soggetto ha molte responsabilità negli eventi che hanno portato alla situazione attuale – lo Stato, nelle sue articolazioni non ha vigilato adeguatamente sull’applicazione della normativa – ha affidato incarichi di CSP e pagato parcelle per documenti privi dei contenuti previsti dalle legge che lui stesso aveva emanato, vedi D. Lgs. 222/03 – negli appalti pubblici, sono stati accettati POS, come atti contrattuali privi dei contenuti previsti da una legge dello Stato – i produttori di programmi informatici hanno prosperato – venduto Software al “mercato”, in quelle fiere ed eventi in cui sentivi gridare “un clik e il Piano è fatto” – una parte degli imprenditori che hanno perseguito l’obiettivo di spendere il meno possibile, ma soprattutto non dover programmare per scritto nulla, con il fine di utilizzare i risparmi sulla sicurezza per abbassare le spese generali e recuperare i costi della sicurezza, per proporre nelle gare ribassi d’asta ingiustificabili – professionisti senza scrupoli, che hanno lucrato su documenti redatti dalla “segretaria”, con il famoso cliK, per stampare il contenuto di un CD.
Niente alibi, alcune ASL e la Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione Friuli Venezia Giulia, solo per citare alcune Istituzioni che hanno offerto in questi anni gratuitamente, sui propri siti prototipi di Piani personalizzabili, facili da redigere – cioè quegli schemi semplificati, che nessuno o pochi hanno voluto utilizzare.
La norma deve essere aggiornata – l’allegato XV si deve riscrivere – ma niente alibi, se non si inizia applicando le norme in vigore e ristabilendo regole certe, si continuerà ad emanare norme, senza mai applicarle – un tacito patto per vanificare tutte le novità introdotte dal recepimento delle normative comunitarie e trasformarle in Business.
Analisi decreto del fare link
Geom. Augusto Ferraioli di Pianeta Sicurezza Srl
glossario
- Un altro evento drammatico nell’ultimo giorno di settembre 2014 – Durante dei lavori di ristrutturazione di un edificio crolla un solaio un morto e diversi feriti
- Un fine settembre nero per gli infortuni sul lavoro
- I Quattro morti di Adria (RO) devono far riflettere
- DECRETO INTERMINISTERIALE 22 LUGLIO 2014 (Ministero del lavoro di concerto con quello della Salute)
- Modelli semplificati per la redazione del piano operativo di sicurezza (POS)
- Morte nello scavo nel Cantiere di Roma
- NEI CANTIERI EDILI IL DISTACCO COME STRUMENTO PER AGGIRARE IL “SUBAPPALTO?
- Molfetta Una morte Assurda
- Come rilanciare e implementare il ruolo del CSE
- Decreto normativo per l' allestimento dei palchi e fiere
- In un cantiere edile l’Impresa affidataria, può operare con l’intero organico di personale distaccato da altra Ditta?
- Modelli di PSC e POS – qualità e contenuto dei documenti
- RIFLESSIONI SU MODELLI ESEMPLIFICATI DI PSC E POS
- Quando PSC e POS non sono solo “carta”
- Il massimo ribasso negli affidamenti degli appalti è un duro attacco alle Imprese strutturate
- Il distacco di personale sta diventando sempre di più un subappalto "mascherato"
- Avviato il processo per il crollo di Barletta
- Devono essere considerati oneri della sicurezza, i metri cubi di scavo aggiuntivi, necessari per sagomare le pareti con un angolo di natural declivio?
- In quali contesti si applica il decreto 177/2011 sugli ambienti confinati?
- i servizi logistici per i lavoratori, nei cantieri edili, sono costi della sicurezza non soggetti a ribasso?
- Il CSE come può gestire un PSC generico?
- Quali controlli può effettuare il cse sui distacchi di personale?
- Ritornare ad una forma di autocertificazione della Valutazione dei Rischi sarebbe un grave errore
- Con il “decreto del fare” esonerati dalla redazione del DUVRI i settori a “basso Rischio”
- Di fronte a eventi come quelli di Lamezia terme, ci si può limitare allo sdegno e al cordoglio?
- Una delle parti più significative del D. LGS. 81/08 entra nel codice dei contratti pubblici
- Modifiche al campo di applicazione del Titolo IV capo I – reti di impianti e piccoli lavori
- Precisazione sull' applicazione del Titolo IV capo I a eventi pubblici”
- POS e PSC una sfida persa dai Tecnici del nostro paese”
- Fare chiarezza sul concetto di Rischi Specifici"
- Redazione del PSC da parte CSP
- Cassazione Penale, Sez. 4, 10 agosto 2012, n. 32335 - Responsabile di cantiere e preposto alla sicurezza: responsabilità per infortunio con il braccio di una gru
- Cassazione Penale, Sez. 4, 01 ottobre 2012, n. 37989 - Ribaltamento di una piattaforma semovente e lavori in altezza: elevatore a pantografo
- Cassazione Penale, Sez. 4, 27 settembre 2012, n. 37332 - Caduta di un carico sospeso e infortunio mortale
- Responsabilità in materia di sicurezza e prevenzione sul lavoro, in una Società in nome collettivo (S.n.c.)
- Il POS e il PSC nel DLL di semplificazione Ottobre 2012
- La sentenza dell'Aquila e il concetto di prevenzione
- Modifiche alla “responsabilità solidale” negli appalti commissionati da datori di lavoro committenti
- Gestione della sicurezza e prevenzione nel cantiere
- Quesito sui Ponteggi
- Lettera aperta al Dott. Fantini
- Un incidente troppo grave, per non riflettere sulle cause che lo hanno determinato
- Qualità del DVR - Responsabilità del datore di lavoro
- Uno sguardo storico al problema dello Stress lavoro – correlato
- PER NON DIMENTICARE - Prima dello spettacolo sotto i palchi si muore Leggere con più attenzione gli eventi di Reggio Calabria
- Durata, metodi e contenuti della formazione dei lavoratori dal nuovo accordo stato,regioni e province sulla Formazione
- Il nuovo accordo stato,regioni e province sulla Formazione
- Criticità Contenute nel D.Lgs 81/08, come modificato dal D. Lgs. 106/09
- Primo forte segnale sul crollo di Barletta
- Elementi più significativi presenti nel DPR sulla qualificazione delle imprese nei lavori in ambienti confinati
- Sul crollo di Baletta
- Quel grido di dolore che viene da Barletta
- Ruolo del preposto
- Nolo a caldo e POS?
- Fine del cantiere e POS
- Una impresa elettrica che opera in cantieri temporanei e mobili può inquadrare gli addetti con un contratto a progetto?
- Circolare del Ministero del lavoro n 20 del 29 luglio 2011
- Nuovo DPR sui lavori in ambienti confinati
- Obblighi della Impresa Affidataria
- Pos impresa affidataria
- Alcune sentenza sulle quali riflettere - condanna confermata per RSPP (del 20/07/2011)