PER NON DIMENTICARE
Prima dello spettacolo sotto i palchi si muore
Leggere con più attenzione gli eventi di
Reggio Calabria
Il crollo del palco a Reggio Calabria, la morte
di un giovane ragazzo romano di 32 anni, ripropone il tema della
sicurezza sul lavoro, della sicurezza nell’allestimento di eventi e
spettacoli pubblici.
Dovrebbe portare ad una riflessione più
approfondita su una catena di drammatici crolli, cedimenti strutturali di
opere provvisionali, anche quei ponteggi metallici fissi per i quali dal
2003 è in vigore una norma che prevede la formazione teorica e pratica di
addetti e preposti, la definizione di un Piano di Montaggio e Smontaggio.
Sarebbe utile andare oltre le statistiche
numeriche degli infortuni e analizzare la qualità degli eventi,
verificando se non vi sia una palese carenza nei processi formativi, gestiti
in troppe circostanze da improvvisati istruttori e se non vi sia una
dimensione “cartacea” del PiMUS, senza nessun riferimento all’opera da
allestire nello specifico contesto dato.
Ma per restare al tema, parliamo di eventi, di
spettacoli pubblici, nella giornata di lunedì 05 marzo abbiamo ascoltato
molti commenti – fra questi Jovanotti affermare sul suo blog che oggi
nell’allestimento dei palchi si lavora in sicurezza – abbiamo ascoltato
interviste a membri delle commissioni che gesticono le autorizzazioni,
abbiamo ascoltato la difesa della Ditta Installatrice – a noi sembra
necessario andare oltre lo sdegno e l’emozione per la tragica morte del
ragazzo di 32 anni.
Guardare ai fatti oltre l’ipocrisia
Si deve avere il coraggio di guardare al settore,
con obiettività e criticità, siamo in presenza di un comportamento in cui
operano ditte generali, che gestiscono gli eventi, organizzate come agenzie,
mentre il lavoro vero e proprio è eseguito da una miriade di piccole e
piccolissime ditte, molte volte organizzate come finte cooperative. Nella
maggioranza dei casi si tratta di soggetti a progetto, a partita IVA, di
ragazzi che operano con le più diverse forme contrattuali atipiche; siamo
dunque in presenza di una organizzazione del lavoro complessa e frantumata.
Una organizzazione in cui la formazione,
l’istruzione e tutte le norme tipiche del rapporto di lavoro subordinato
vengono eluse.
Tempi e procedure di lavoro
Gli eventi si allestiscono di norma in strutture,
piazze e luoghi adibiti normalmente ad altro uso, un uso pubblico, che
non consente di programmare il montaggio in tempi ragionevoli; il più delle
volte si deve montare e smontare in poche ore.
Gli addetti lavorano in un lasso concentrato di
tempo – 10/12 ore gg – alcune volte ad oltranza (24 ore) per finire nei
tempi gli allestimenti – nessuno vuole vedere? – il riscontro si ha quando
si da uno sguardo ai capitolati e al prezziario, con rapidità si giunge alla
conclusione che nel prezzo complessivo di allestimento, vi sono i compensi
che portano a quei drammatici ritmi di lavoro, se le imprese esecutrici
dovessero organizzare il lavoro con tempi e ritmi diversi, cioè più
personale, più macchinari ecc., i prezzi salirebbero in modo significativo –
dunque piangere si, ma ognuno si chieda quali sono le proprie
responsabilità.
Le strutture vengono montate nei contesti più
diversi, in cui è spesso impossibile operare con mezzi di sollevamento – per
la conformazione delle strutture si deve lavorare sulla pedana di base, un
piano che non può sopportare sovraccarichi significativi, che porta ad
escludere l’utilizzo di qualsiasi macchinario, come elevatori ecc..
Raramente si lavora con veri e propri piani di
sicurezza, raramente vi sono piani in cui si indica la successione del
montaggio delle strutture – si allegano calcoli strutturali, dell’opera
finita – ma chi indica come si deve allestire il palco e le torri,
evitando cedimenti e collassi strutturali?.
La commissione si accerta se
nel progetto finito vi sono le misure di sicurezza antincendio, di
evacuazione e calcoli strutturali di palco e altre opere provvisionali, ma
chi e come si accerta che esistano precise e dettagliate procedure di
montaggio?.
Le amministrazioni pubbliche
il più delle volte si preoccupano, certo nell’ambito delle loro prerogative,
che i lavori si svolgano rapidamente e che strade e piazze siano il meno
possibile occupate, dall’evento, ma come e quando si preoccupano di
verificare se spazi, contesti, tempi siano coerenti con uno standard di
sicurezza adeguato?.
Noi riteniamo che bisogna andare oltre l’emozione
e il cordoglio e avere il coraggio di individuare le criticità e
regolamentare meglio il settore.
Ad esempio riteniamo che gli allestimenti devono
rientrare nella Direttiva sui Cantiere Temporanei e Mobili, con la nomina di
un CSE, con la funzione di redigere anche un piano di sicurezza e
coordinamento, oltre che di vigilare nella fase esecutiva sulla corretta
applicazione delle norme di sicurezza durante il montaggio, che il progetto
di calcolo delle strutture, contenga anche la successione in dettaglio delle
fasi di allestimento, che tale progetto debba essere firmato da un tecnico
abilitato.
Riteniamo inoltre che gli addetti debbono essere
sottoposti ad un percorso formativo speciale, tale percorso deve essere
diverso da quello per i normali montatori di ponteggi metallici fissi
- il corso si deve basare sul montaggio di opere provvisionali reticolari e
modulari prefabbricate autoportanti, senza ancoraggi a strutture fisse – un
addestramento nel montaggio di opere speciali per eventi pubblici.
Noi non siamo nessuno, ma siamo
abbastanza per fare un appello, andate oltre lo
sdegno del momento, chi può faccia di più, si faccia carico di individuare
criticità e soluzioni, ai giornalisti chiediamo, non accendete i
“riflettori” solo sulle notizie che realizzano ascolti e lettori, nella
imminenza degli eventi, potete e dovete contribuire ad andare oltre, creando
una sensibilità e mantenendo alta l’attenzione sui problemi.
Chi parla più di Barletta?, quel crollo
drammatico, dopo gli articoli degli arresti nel dicembre 2011, come è andata
a finire?, come mai si sono verificati altri crolli, con esiti meno
drammatici, ma i crolli sono proseguiti, qualcuno si è chiesto se si è
intervenuti integrando la legislazione sulle criticità emerse a Barletta?.
Forse dovremmo fare tutti un passo indietro, da
quel palcoscenico in cui crediamo di stare ogni volta che “recitiamo” una
tragedia, presentiamo lacrime e cordoglio, per correre il giorno dopo, sotto
un altro riflettore, senza pensare che vi sono i tanti, i più, che
sotto quei riflettori non possono andare, o meglio ci si trovano solo quando
diventano loro malgrado i protagonisti di un evento drammatico, su cui
qualcuno si sforza di “piangere”.
Geom. Augusto Ferraioli
glossario
- Un altro evento drammatico nell’ultimo giorno di settembre 2014 – Durante dei lavori di ristrutturazione di un edificio crolla un solaio un morto e diversi feriti
- Un fine settembre nero per gli infortuni sul lavoro
- I Quattro morti di Adria (RO) devono far riflettere
- DECRETO INTERMINISTERIALE 22 LUGLIO 2014 (Ministero del lavoro di concerto con quello della Salute)
- Modelli semplificati per la redazione del piano operativo di sicurezza (POS)
- Morte nello scavo nel Cantiere di Roma
- NEI CANTIERI EDILI IL DISTACCO COME STRUMENTO PER AGGIRARE IL “SUBAPPALTO?
- Molfetta Una morte Assurda
- Come rilanciare e implementare il ruolo del CSE
- Decreto normativo per l' allestimento dei palchi e fiere
- In un cantiere edile l’Impresa affidataria, può operare con l’intero organico di personale distaccato da altra Ditta?
- Modelli di PSC e POS – qualità e contenuto dei documenti
- RIFLESSIONI SU MODELLI ESEMPLIFICATI DI PSC E POS
- Quando PSC e POS non sono solo “carta”
- Il massimo ribasso negli affidamenti degli appalti è un duro attacco alle Imprese strutturate
- Il distacco di personale sta diventando sempre di più un subappalto "mascherato"
- Avviato il processo per il crollo di Barletta
- Devono essere considerati oneri della sicurezza, i metri cubi di scavo aggiuntivi, necessari per sagomare le pareti con un angolo di natural declivio?
- In quali contesti si applica il decreto 177/2011 sugli ambienti confinati?
- i servizi logistici per i lavoratori, nei cantieri edili, sono costi della sicurezza non soggetti a ribasso?
- Il CSE come può gestire un PSC generico?
- Quali controlli può effettuare il cse sui distacchi di personale?
- Ritornare ad una forma di autocertificazione della Valutazione dei Rischi sarebbe un grave errore
- Con il “decreto del fare” esonerati dalla redazione del DUVRI i settori a “basso Rischio”
- Di fronte a eventi come quelli di Lamezia terme, ci si può limitare allo sdegno e al cordoglio?
- Una delle parti più significative del D. LGS. 81/08 entra nel codice dei contratti pubblici
- Modifiche al campo di applicazione del Titolo IV capo I – reti di impianti e piccoli lavori
- Precisazione sull' applicazione del Titolo IV capo I a eventi pubblici”
- POS e PSC una sfida persa dai Tecnici del nostro paese”
- Fare chiarezza sul concetto di Rischi Specifici"
- Redazione del PSC da parte CSP
- Cassazione Penale, Sez. 4, 10 agosto 2012, n. 32335 - Responsabile di cantiere e preposto alla sicurezza: responsabilità per infortunio con il braccio di una gru
- Cassazione Penale, Sez. 4, 01 ottobre 2012, n. 37989 - Ribaltamento di una piattaforma semovente e lavori in altezza: elevatore a pantografo
- Cassazione Penale, Sez. 4, 27 settembre 2012, n. 37332 - Caduta di un carico sospeso e infortunio mortale
- Responsabilità in materia di sicurezza e prevenzione sul lavoro, in una Società in nome collettivo (S.n.c.)
- Il POS e il PSC nel DLL di semplificazione Ottobre 2012
- La sentenza dell'Aquila e il concetto di prevenzione
- Modifiche alla “responsabilità solidale” negli appalti commissionati da datori di lavoro committenti
- Gestione della sicurezza e prevenzione nel cantiere
- Quesito sui Ponteggi
- Lettera aperta al Dott. Fantini
- Un incidente troppo grave, per non riflettere sulle cause che lo hanno determinato
- Qualità del DVR - Responsabilità del datore di lavoro
- Uno sguardo storico al problema dello Stress lavoro – correlato
- PER NON DIMENTICARE - Prima dello spettacolo sotto i palchi si muore Leggere con più attenzione gli eventi di Reggio Calabria
- Durata, metodi e contenuti della formazione dei lavoratori dal nuovo accordo stato,regioni e province sulla Formazione
- Il nuovo accordo stato,regioni e province sulla Formazione
- Criticità Contenute nel D.Lgs 81/08, come modificato dal D. Lgs. 106/09
- Primo forte segnale sul crollo di Barletta
- Elementi più significativi presenti nel DPR sulla qualificazione delle imprese nei lavori in ambienti confinati
- Sul crollo di Baletta
- Quel grido di dolore che viene da Barletta
- Ruolo del preposto
- Nolo a caldo e POS?
- Fine del cantiere e POS
- Una impresa elettrica che opera in cantieri temporanei e mobili può inquadrare gli addetti con un contratto a progetto?
- Circolare del Ministero del lavoro n 20 del 29 luglio 2011
- Nuovo DPR sui lavori in ambienti confinati
- Obblighi della Impresa Affidataria
- Pos impresa affidataria
- Alcune sentenza sulle quali riflettere - condanna confermata per RSPP (del 20/07/2011)