Redazione del PSC da parte CSP
intervento del Geom. Augusto Ferraioli di Pianeta Sicurezza Srl
Il CSP nel redigere il PSC, deve analizzare con attenzione tutte le criticità insite nel progetto esecutivo, tenendo conto del contesto ambientale in cui si dovranno realizzare le opere.
Per Valutare i Rischi si deve partire dal progetto, soprattutto facendo riferimento alle quote, le tipologie costruttive le specificità architettoniche elementi che caratterizzano lo “spessore” delle criticità.
Si deve tenere sempre in considerazione che l’allegato XV al punto 2.1.1., recita come segue: “Il PSC é specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità; i suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative conformi alle prescrizioni dell’articolo 15 del presente Decreto”.
Attenersi dunque al dettato della normativa vigente, significa personalizzare il PSC, indicare le misure di sicurezza che rispondono ai criteri indicati nell’art. 15 del D.Lgs. 81/08 – Misure generali di tutela – “l’eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico” - la riduzione dei rischi alla fonte - la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso - la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio - l’utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro - la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale – solo per citare alcuni dei punti più significativi.
Nell’art. 100 del D.Lgs. 81/08 si legge quanto segue: “Il piano di sicurezza e coordinamento (PSC) é corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria sull’organizzazione del cantiere e, ove la particolarità dell’opera lo richieda, una tavola tecnica sugli scavi.” Allegato XV e XV 2del D. Lgs. 81/08, Punto 2.2.1. - In riferimento all’area di cantiere contiene almeno i seguenti elementi …………. “a) alle caratteristiche dell’area di cantiere, con particolare attenzione alla presenza nell’area del cantiere di linee aeree e condutture sotterranee. b) all’eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere, con particolare attenzione: b1) a lavori stradali ed autostradali al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori impiegati nei confronti dei rischi derivanti dal traffico circostante.”
2.2.3. In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell’opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l’analisi dei rischi presenti, con riferimento all’area e alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze, ad esclusione di quelli specifici propri dell’attività dell’impresa, facendo in particolare attenzione ai seguenti: a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere; b) al rischio di seppellimento negli scavi; c) al rischio di caduta dall’alto;
2.2.4. Per ogni elemento dell’analisi di cui ai punti 2.2.1 (area di cantiere), 2.2.2 (organizzazione del cantiere) e 2.2.3 (alle lavorazioni), il PSC contiene: a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi; La citazione di alcuni dei punti previsti dall’allegato XV del D. Lgs. 81/08 servono ad evidenziare la necessità che il PSC analizzi in modo approfondito tutte le criticità presenti nel progetto e nel contesto ambientale.
Vi è inoltre da sottolineare che al punto 2.1.3. dell’allegato XV del D. Lgs. 81/08 la norma prescrive quanto segue: “Il coordinatore per la progettazione indica nel PSC, ove la particolarità delle lavorazioni lo richieda, il tipo di procedure complementari e di dettaglio al PSC stesso e connesse alle scelte autonome dell’impresa esecutrice, da esplicitare nel POS.” Questo paragrafo deve essere letto e riletto con attenzione, perché implica che il CSP, indichi per tutte le lavorazioni con criticità particolari, tali sono gli scavi a sezione obbligata, le lavorazioni in zona di prossimità di linee elettriche AT ed MT, le demolizione di edifici ed altre opere importanti, la posa in opera di prefabbricati pesanti ecc., gli elementi che il Datore di Lavoro deve valutare redigendo il proprio POS. Più complessivamente leggendo alcuni dei punti più significativi della norma di riferimento emerge come per lavori in cui vi è una soglia critica elevata, si deve redigere un PSC di qualità, con una approfondita ed articolata Valutazione dei Rischi, da cui far discendere un computo degli oneri della sicurezza adeguato.
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